Fedele alla strategia di diversificazione che tutte le maggiori case discografiche dichiarano (anche giocoforza) di voler perseguire sul fronte della distribuzione di musica on-line, la major americana (uno dei fondatori della joint venture MusicNet, vedi news) ha annunciato un accordo di collaborazione commerciale con la Web company indipendente Echo Networks: quest’ultima renderà disponibile parte del catalogo Warner sia in streaming che in download attraverso un servizio di distribuzione on-line che sarà disponibile in abbonamento a partire dal primo trimestre dell’anno prossimo. <br> Il nuovo progetto nasce sulla scia di una collaborazione che le due società avevano già avviato nel novembre dell’anno scorso: già allora, infatti, la casa discografica aveva licenziato alla società di San Francisco repertorio destinato alla diffusione in streaming attraverso un servizio di Web radio. I vertici del gruppo Warner Music hanno fatto sapere che altri accordi di licenza dello stesso tipo, basati su servizi di sottoscrizione analoghi a quelli offerti da Echo e da MusicNet, dovrebbero seguire nell’arco di un mese o due, e il vicepresidente esecutivo Paul Vidich ha aggiunto che contatti sono attualmente in corso con altre quattro provider indipendenti di musica on-line. D’altro canto, anche i gestori di Echo Networks hanno rivelato di essere vicini alla firma di contratti di licenza con altre major discografiche: entrambi gli sviluppi vanno nella direzione di una diversificazione dei canali di distribuzione della musica on-line, così come richiesto dal dipartimento di Giustizia americano che ha recentemente avviato un’indagine antitrust nei confronti di MusicNet e Pressplay, i due servizi gestiti direttamente dalle maggiori case discografiche (vedi news). Ne dovrebbe emergere, a parere di molti esperti ed operatori del settore, un nuovo scenario per la musica on-line sul quale si confronteranno una molteplicità di servizi e di alleanze industriali e commerciali incrociate: ulteriori segnali in questo senso arrivano dal contratto di licenza stipulato in questi giorni tra Napster e Vitaminic (vedi news) e dagli accordi che un’altra organizzazione indipendente, FullAudio Corp., ha firmato di recente con la major EMI e con diverse società di edizione musicale (vedi news).