Logo (una stella rossa a cinque punte) e ragione sociale fanno pensare ad un’etichetta “schierata” e rigorosamente alternativa nei metodi e nelle scelte: ed è così che si presenta la Sciopero Records, struttura finanziata ed autogestita da Eugenio Merico e Paolo Maestri Archetti (rispettivamente batterista e cantante degli Yo Yo Mundi), il cui manifesto programmatico individua nella diffusione di progetti musicali originali e di “musica spontanea” rintracciata sul territorio nazionale la sua missione principale. A differenza di quanto avviene per altre “indie” rock presenti in Italia, l’autonomia artistica dell’etichetta di Acqui Terme si associa però a un potenziale più elevato sul fronte commerciale e del marketing, grazie all’apporto organizzativo e manageriale di Mescal, marchio di punta della scena indipendente italiana e – per tramite di questa - alla distribuzione affidata alla major Columbia/Sony Music. Coerente con il profilo “underground” della Sciopero Records è la decisione di applicare un prezzo di vendita ridotto (29.900 lire al pubblico) alle sue emissioni: le prime delle quali, in circolazione dal 16 novembre, sono gli album “Tribe” dei FNF-Frangar non Flectar e “Immediatezza elettrica” dei Buona Audrey.