La multinazionale discografica del gruppo Vivendi ha deliberato lo stanziamento di due milioni di dollari (quasi 4 miliardi e 300 milioni di lire) alla R&B Foundation, l'ente benefico statunitense che fornisce assistenza ad artisti afroamericani bisognosi. L’elargizione decisa dalla Universal è indirizzata alla costituzione di un fondo speciale denominato Motown/Universal Music Group Fund, il cui scopo è di fornire assegni familiari e di coprire le spese medico-sanitarie sostenute da artisti soul/R&B in difficoltà finanziarie e le cui incisioni rientrano nel catalogo storico della major (tra i marchi che fanno capo a Universal figurano sigle prestigiose della storia della musica afroamericana come Chess e Motown oltre ad etichette non specializzate ma altrettanto importanti come Island, A&M e MCA). <br> E’ previsto che, una volta costituito, il fondo continui ad autofinanziarsi e a generare introiti destinati al sostentamento degli artisti indigenti e delle loro famiglie. L’obiettivo, ha spiegato il presidente dello Universal Music Group Zach Horowitz, è di “elevare la qualità della vita degli artisti stessi in segno di riconoscimento per i numerosi contributi da essi apportati alla nostra casa discografica e all’intero mondo musicale”. Horowitz ha anche voluto spiegare l’inclusione del marchio Motown nel nome del fondo, sottolineandone il ruolo simbolico assunto negli anni a modello di successo della musica afroamericana nel mondo, al di là di ogni pregiudizio e barriera razziale. L’iniziativa della Universal è stata pubblicamente lodata dal presidente del consiglio di amministrazione della R&B Foundation, il cantante (e oggi anche politico) Jerry Butler, da Bonnie Raitt (una delle fondatrici dell’ente benefico) e dal fondatore della Motown Berry Gordy. La fondazione ha consegnato giovedì 8 novembre a New York i suoi “Pioneer awards” annuali, destinati a premiare i musicisti che si sono distinti per il contributo recato all’evoluzione della musica afroamericana.