Raddoppia il traffico sul sito di Claudio Baglioni (le cifre ufficiali parlano di 2.750 connessioni al minuto) in seguito alla messa in vendita, sotto forma di download, di 12 brani registrati dal vivo nel corso del tour teatrale per voce e pianoforte che il cantautore romano si appresta a concludere nelle prossime settimane (ultima tappa l’8 dicembre, al Teatro San Carlo di Napoli, vedi news). <br> “Download” – questo il nome della pionieristica (almeno per l’Italia) iniziativa lanciata su Internet da Baglioni – consente da sabato scorso (17 novembre) e fino al 31 gennaio del 2002 di scaricare i brani, al prezzo di un euro ciascuno (1.937,26 lire), sul proprio pc, di conservarli sotto forma di MP3 o di file list oppure di copiarli dall’hard disk su qualunque tipo di supporto analogico o digitale, cassetta, CD o MiniDisc. Il sito dell’artista, www.claudiobaglioni.it, mette a disposizione degli utenti anche i testi delle canzoni, cinque foto inedite e una copertina per la realizzazione di un vero e proprio disco “custom”, fatto su misura secondo le esigenze di ogni singolo consumatore.<br> “Non avevo nessuna intenzione di pubblicare un nuovo album dal vivo”, ci ha raccontato Baglioni nel corso di un’intervista esclusiva che Rockol pubblicherà nei prossimi giorni. “Poi, un po’ per gioco, un po’ perché spinti dalle richieste che cominciavano a pervenire dai fan, io e i miei collaboratori abbiamo deciso di incamminarci su una strada diversa, realizzando un progetto che sfuggisse alle regole del disco pre-confezionato, del prodotto preordinato e in qualche modo imposto dall’artista”. “ ‘Download’è un po’ come un work in progess”, spiega Baglioni, che non esclude la possibilità di aggiungere in futuro nuovo materiale live alla lista dei brani acquistabili su Internet: “il concetto che lo anima è che musiche nate e concepite in contesti differenti possano avere luoghi di fruizione altrettanto diversi, allo stesso modo in cui certi veicoli di diffusione possono stimolare la nascita di musiche di forma e contenuto diverso. Penso che un musicista abbia il dovere di progredire, di non fossilizzarsi su schemi tradizionali: un atteggiamento che, credo, dovrà presto estendersi anche alla musica dal vivo, al modo in cui l’artista concepisce e struttura le sue esibizioni davanti ad un pubblico”. “In questo senso – aggiunge il cantautore – il tour InCanto e un’iniziativa come ‘Download’ finiscono paradossalmente per assomigliarsi: anche in concerto, la scelta della scaletta è legata in parte alle richieste dei fan”. <br> Baglioni si mostra fiducioso sulle future sorti della discografia (“anche se – sottolinea – in tutti questi anni il disco è rimasto fermo e non ha seguito l’evoluzione dei tempi”), e altrettanto sulle possibilità di sviluppo di un sistema legale di distribuzione della musica in formato digitale. Nel frattempo, non si mostra neppure troppo preoccupato per gli eventuali pericoli di copia, on-line e off-line, di un repertorio “fresco” e inedito sul mercato come quello oggi disponibile sul suo sito (non ne è prevista infatti la pubblicazione nei negozi tradizionali). “Abbiamo già avuto modo di renderci conto che ogni calcolo per mettersi al riparo dai rischi della duplicazione abusiva non ha portato alcun frutto. Personalmente, sono affascinato dalla progettualità, dalla costruzione del futuro. Ma, per certi versi, mi definisco anche un artista rudimentale: la possibilità, un domani, di rinunciare ad ogni appiglio tecnologico e di riprendere a suonare la chitarra in una stazione della metropolitana rappresenta un po’ la mia ancora di salvezza. Non sono terrorizzato dalle possibilità di un esproprio: alla fine, a ciascun artista restano le sue idee, e le possibilità di realizzarle e diffonderle. Finché c’è questa opportunità, non abbiamo nulla da temere”. <br>