Le voci che davano per intoccabile (almeno temporaneamente) la Maverick Records si stanno rivelando infondate. E mentre altri marchi del gruppo Warner, come la Atlantic, si affannano a ridurre drasticamente i cast artistici (vedi news), anche la "label" di Madonna, secondo fonti ancora ufficiose, si prepara ad una radicale cura “dimagrante”. <br> L’etichetta, che l’intraprendente pop star ha lanciato quasi dieci anni fa con l’appoggio finanziario, logistico e di marketing della multinazionale americana, vanta oggi un “roster” di successo e in continua evoluzione (Deftones, Candlebox, Tantric e, per il Nord America, i britannici Prodigy) che ha come fiore all’occhiello Alanis Morissette (il suo album di debutto “Jagger little pill” è uno dei dischi più venduti nella storia recente dell’industria discografica: 28 milioni di copie nel mondo). Il capo del gruppo Warner Music, Roger Ames, e i suoi più stretti collaboratori si sarebbero tuttavia convinti che gran parte della gestione quotidiana dell’etichetta possa essere assorbita dallo staff in forze alla Warner/Reprise, una delle divisioni principali in cui si articola il gruppo. Di conseguenza, stando a quanto riportano fonti americane, parrebbe di capire che la Maverick verrà mantenuta in piedi sotto la responsabilità dei suoi attuali direttori Guy Oseary e Ronnie Dashev ma con l’obiettivo di concentrarsi sul solo “core business” rappresentato dal cosiddetto A&R, e cioè sullo sviluppo degli artisti e del repertorio.