Dopo avere siglato un contratto con Apple che apre la disponibilità dell'applicazione mobile Cloud Player ai possessori di iPhone e iPod Touch, Amazon starebbe per raggiungere un accordo con le major discografiche per quanto riguarda l'Amazon Cloud Drive, servizio di "digital locker" lanciato più di un anno fa (erano gli ultimi giorni del marzo 2011) senza accordi preventivi con l'industria musicale. Secondo le anticipazioni fornite dal sito CNET, la società di Seattle avrebbe già chiuso accordi di licenza con Universal Music ed EMI e si preparerebbe a fare altrettanto con Sony Music e Warner Music. Un annuncio ufficiale, a questo punto, potrebbe arrivare nell'arco di alcune settimane. Il servizio Cloud Drive di Amazon consente di caricare individualmente sui server dell'azienda copie personali di brani musicali, video, foto, documenti ed e-book, archiviandoli in una "cassaforte digitale" per poi accedervi da qualunque dispositivo connesso a Internet. Se gli accordi con le case discografiche dovessero effettivamente andare in porto, l'upload manuale verrebbe sostituito da un più pratico, veloce ed efficiente sistema di "scan & match", basato sull'accesso automatico ai brani corrispondenti inclusi nel database del sistema: proprio come avviene nel caso dell'iCloud di Apple, lanciato un paio di mesi dopo l'Amazon Cloud Drive ma con la piena collaborazione dell'industria discografica, che intasca una quota delle tariffe di abbonamento al servizio garantendosi anche una forma di compensazione sull'upload di brani "piratati".