Il desiderio di avventurarsi in nuove attività imprenditoriali nonché di dedicare più tempo agli amici e alla famiglia sarebbe alla base delle dimissioni presentate dal giovane rampollo della dinastia ebreo-canadese, che dal primo trimestre del prossimo anno abbandonerà ogni incarico operativo nell'ambito del gruppo Vivendi Universal (vedi news). <br> Lo ha spiegato lo stesso Bronfman Jr. in una lettera indirizzata ai dipendenti dell'azienda in cui ribadisce sintonia e identità di vedute con l'attuale numero uno del colosso mediatico, Jean-Marie Messier: fonti non ufficiali riferiscono invece di una sua crescente difficoltà nell'abituarsi ad un ruolo di spalla nei confronti dell'intraprendente manager francese, dopo anni passati in prima linea alla guida delle attività discografiche e cinematografiche del gruppo Seagram, fino al momento dell'acquisizione, lo scorso anno, da parte di Vivendi (vedi news). Edgar Bronfman Jr., che ha soltanto 46 anni e che in passato ha più volte manifestato velleità artistiche (scrivendo, tra l'altro, un certo numero di canzoni), aveva pilotato - contro il parere di alcuni congiunti - l'espansione dell'azienda di famiglia, Seagram, dalla produzione di liquori e bevande analcoliche al settore dei media, seguendo in prima persona l'acquisizione degli studi cinematografici Universal nel 1995 e della casa discografica PolyGram (dall'olandese Philips) nel 1998. Una volta dimessosi dal ruolo di vicepresidente del gruppo, conserverà comunque un posto nel consiglio di amministrazione della società, mentre è previsto che la famiglia non rinunci alla quota di Vivendi Universal (pari al 5,5 %) attualmente in suo possesso.