L'ufficio antitrust della Commissione Europea ha presentato formalmente a Universal Music la sua "contestazione degli addebiti" per quanto riguarda la proposta acquisizione di EMI Music. Lo ha rivelato la stessa società del gruppo Vivendi, aggiungendo che Universal sta "preparando una risposta dettagliata alle obiezioni della Commissione, così da far fronte alle preoccupazioni sottolineate nel documento procedurale". "Continueremo a lavorare a stretto contatto con la Commissione", prosegue la nota, "e confidiamo di assicurarci il nulla osta all'operazione". I contenuti del documento non sono stati rivelati dalla CE ma si ritiene probabile che, per ottenere il via libera alla fusione, Universal dovrà liquidare una parte degli asset EMI: i rumours delle ultime settimane si indirizzano su etichette come Blue Note, Manhattan, Astralwerks, Harvest e Chrysalis. Domani, intanto, Lucian Grainge di Universal, Roger Faxon della EMI e Irving Azoff di Live Nation compariranno davanti alla sottocommissione antitrust del Senato degli Stati Uniti per discutere delle implicazioni del merger, contrastati da oppositori come Edgar Bronfman Jr. di Warner, Martin Mills del Beggars Group e Gigi Sohn di Public Knowledge. In aprile la Commissione Europea ha approvato la vendita di EMI Music Publishing a Sony/ATV, operazione nel settore delle edizioni musicali completamente autonoma e separata rispetto a quella che interessa il business discografico della stessa EMI. Il suo verdetto su quest'ultima è atteso entro il 6 settembre.