La piattaforma di distribuzione digitale sviluppata da Sony e Vivendi Universal promette di essere più flessibile del sistema concorrente MusicNet (on-line dalla scorsa settimana, e a quanto pare già migliorato nella qualità del servizio rispetto al suo balbettante debutto, vedi news). A differenza di quest'ultimo, infatti, è confermato che Pressplay consentirà agli abbonati di copiare (parzialmente) su CD registrabili il contenuto dei file audio scaricati sul proprio computer, aprendo le porte al cosiddetto “CD burning” fino ad oggi inviso a gran parte della discografia per i rischi di evasione dei diritti che comporta. <br> Per fornire un'opzione considerata indispensabile da molti di coloro che amano procurarsi la musica attraverso Internet, Sony e Universal sono ricorsi ai servizi della società californiana Roxio, fornitrice della tecnologia necessaria per il “burning”. Non tutte le 100 mila canzoni (circa) contenute nel catalogo iniziale di Pressplay, però, saranno utilizzabili per la copia su CD-R, in quanto molto del repertorio è coperto da copyright. E' ipotizzabile dunque che le possibilità di duplicazione su CD siano limitate a materiali meno “scottanti”, magari forniti da artisti ed etichette indipendenti: un compromesso che potrebbe rivelarsi non sufficiente, insomma, a conquistare le legioni di internauti che oggi ricorrono in rete a servizi di file sharing gratuito come KaZaA, Grokster o MusicCity. <br> I servizi di Pressplay saranno disponibili dal momento del lancio sui siti Web di Yahoo!, MP3.com e MSN di Microsoft; non è ancora stato comunicato il prezzo base dell'abbonamento mensile che, come quello di MusicNet, dovrebbe tuttavia aggirarsi sui 10 dollari. La sfida tra i due sistemi, dunque, è aperta: sempre che non ci si mettano di mezzo gli artisti, i quali minacciano azioni legali e protestano per non essere stati ascoltati preventivamente sulle modalità di funzionamento e di calcolo delle royalty previste dai due sistemi di distribuzione digitale (vedi news).