Legata da inizio carriera alla major Capitol/EMI, per cui ha pubblicato tre album tra il 2008 e il 2010, Katy Perry ha dichiarato di volersi creare una propria etichetta discografica seguendo l'esempio dei molti colleghi che stanno approfittando del crollo dei modelli di business tradizionali per riprendere in mano il controllo della propria produzione artistica. La ventisettenne performer di Santa Barbara (California), che secondo le rilevazioni di Nielsen SoundScan ha venduto 3,7 milioni di album sul solo mercato statunitense, ha raccontato all'Hollywood Reporter che si sta preparando al lancio di una casa discografica ancora senza nome. "E quando questa etichetta arriverà al pubblico", ha aggiunto, "cercherò di evitare le cose che impediscono a un artista che si impegna al massimo di avere successo anche sotto il profilo economico". Nel mese di luglio la pop star sarà sugli schermi cinematografici americani con il "concert movie" tridimensionale "Katy Perry: Part of me 3D", realizzato in collaborazione con la Paramount e da lei stessa finanziato con un investimento da 2 milioni di dollari. Lo scorso mese di marzo la Capitol ha ripubblicato una versione "expanded" del suo ultimo album, reintitolato "Teenage dream: the complete confection". Dalla nuova edizione sono stati estratti due singoli, "Part of me" e "Wide awake".