Il boss della multinazionale francese, Jean-Marie Messier, non ha ancora placato la sua voglia di “mergers”, fusioni ed incorporazioni (antitrust permettendo). <br> Le ultime mosse giocate sullo scacchiere internazionale dal dinamico e spregiudicato manager transalpino mirano ad accrescere il peso della sua azienda sul mercato televisivo e cinematografico statunitense, in modo da sfruttare sinergicamente le risorse in mano al gruppo fin dai tempi dell'acquisizione della canadese Seagram (vedi news). Si inseriscono in questo contesto, infatti, sia un accordo firmato in questi giorni con EchoStar (la seconda TV satellitare degli Stati Uniti in termini di bacino di utenza, con un'audience potenziale di sei milioni di abbonati) che il “deal” appena siglato con la USA Networks di Barry Diller, “guru” dello shopping on-line e boss, in passato, di major cinematografiche come Paramount e Fox. Quest'ultima operazione garantirà a Vivendi il possesso di tutti gli interessi dell'azienda americana in campo televisivo e cinematografico (compreso l'omonimo network TV via cavo e il canale Sci-Fi, 160 milioni di abbonati in tutto) in cambio di 10,8 miliardi di dollari, coperti con denaro contante, titoli obbligazionari ed azioni (attraverso la restituzione a USA Networks del 43 % del capitale attualmente in mano a Vivendi). In conseguenza dell'accordo (e grazie anche all'uscita di scena di Edgar Bronfman Jr., vedi news), Diller assumerà il comando della divisione cinematografica/televisiva di Vivendi Universal, senza però allargare la sua sfera di influenza alla casa discografica del gruppo, Universal Music. <br> La joint venture con EchoStar prevede invece la creazione di cinque nuovi canali satellitari, uno dei quali a contenuto musicale, in cambio di un investimento azionario equivalente a un miliardo e mezzo di dollari.