I Def Leppard fanno parte del nutrito gruppo di artisti che, sulla scia della vertenza aperta dai primi produttori di Eminem contro la Universal, invocano dalle case discografiche royalty più consistenti sulla vendita di album e singoli digitali (il 50 per cento al posto del 10-12 per cento ricavato mediamente dalla vendita dei cd, sulla base di quella che tecnicamente ritengono essere una licenza ex novo). E per far valere le loro ragioni sono finiti ai ferri corti con la stessa Universal, che ne pubblica i dischi. "Ci rifiutiamo di trattare finché non arriveremo a qualche forma di accordo riguardo la compensazione", ha dichiarato il frontman Joe Elliott a Billboard, spiegando che "il nostro contatto è tale che loro non possono fare assolutamente niente senza il nostro permesso. Cosicché gli abbiamo mandato una lettera in cui gli spieghiamo che è inutile che ci facciano delle richieste, dal momento che qualunque sia la domanda la nostra risposta è no". Per riguadagnare il controllo sul proprio catalogo, il gruppo inglese ha anche iniziato a registrare ex novo i propri hits a cominciare da "Pour some sugar on me" e "Rock of ages", realizzando in studio quelle che Elliott definisce delle "contraffazioni": "Rimpiazzeremo il nostro catalogo con versioni nuove di zecca esattamente identiche a quelle precedenti". Un procedimento delicato che richiede impegno e grande pazienza, ha raccontato a Billboard il rocker inglese: "Non è che vai in studio, decidi di registrare ed è tutto pronto in tre minuti. Abbiamo dovuto metterci a studiare le canzoni e analizzarle fino all'ultimo dettaglio, per arrivare a farne delle 'contraffazioni' soddisfacenti. Probabilmente c'è voluto lo stesso tempo che abbiamo impiegato con gli originali, anche se grazie alla tecnologia abbiamo proceduto più velocemente man mano che andavamo avanti. Ma è stato difficile provare a ripescare tutti quei suoni...per esempio, come potevo recuperare la voce che avevo a 22 anni? Ho dovuto esercitarmi e rieducare la gola per poter tornare a cantare come allora. E' stata dura, una sfida, e ogni tanto ci siamo fatti anche delle belle risate". Il lavoro è destinato a continuare dopo la fine del tour "Rock of ages" che vedrà impegnati i Def Leppard con i Poison e Lita Ford fino a metà settembre. Ma il quintetto inglese, che qualche tempo fa aveva paventato l'ipotesi di smettere di incidere album a causa dello scarso interesse del pubblico per il formato, non intende rinunciare a incidere qualcosa di nuovo: "Ci pensiamo continuamente", racconta Elliott. "Scriveremo mentre siamo in tour, qualcuno probabilmente avrà qualche idea di canzone e la proveremo nei camerini. Finiti i concerti, ci ritroveremo a registrare una canzone o due per volta, e poi magari cominceremo ad assemblare il tutto. Vedremo: noi veniamo dalla vecchia scuola che segue le orme degli Elton e dei McCartney, dei Beatles e degli Stones. E' connaturato al nostro modo di essere, pensare di fare un altro album, ma il mondo va avanti e sembra dirci che non ce n'è più bisogno".