Nel bel mezzo delle indagini antitrust sull'acquisizione della EMI da parte di Universal le quote di mercato diventano un dato sensibile, cruciale per leggere l'evoluzione del settore. Le cifre appena comunicate da Nielsen SoundScan in relazione al primo semestre di vendite discografiche in Usa mostrano che a dispetto della sfida lanciata da Sony Music è ancora la Universal di Lucian Grainge a guidare il gruppo, con una market share, 30,15 %, che tiene a lieve distanza il rivale numero uno capeggiato da Doug Morris, 29,93 %. La prima piazza di Universal, spiega Billboard, si deve al piazzamento di otto album nella Top 20 dei più venduti (finora) dell'anno, incluso quel "Tuskegee" di Lionel Richie che si colloca al secondo posto dopo l'imprendibile "21" di Adele, distribuito in Nord America proprio dalla Sony (6 titoli nella Top 20, ma ben 5 nella Top Ten). Le altre due major stanno a debita distanza: Warner Music occupa il terzo posto con il 18,4 % di share (album più venduto, e unico Top 20, è "El camino" dei Black Keys), mentre la EMI è quarta con il 10,1 % (il suo best seller è la compilation "Now 41", primo di quattro album classificati tra i primi venti del semestre): la market share complessiva di EMI-Universal supera dunque a questo punto la soglia "rossa" del 40 %. I dati succitati includono le etichette distribuite indipendenti (il cui peso complessivo è stimato tra il 9,9 e il 14,9 %) e i cosiddetti "track equivalent albums", equiparando dieci singoli venduti sotto forma di download a una copia di album.