E' stato fissato tra i 13 e i 15 dollari il prezzo dei 10,7 milioni di azioni offerte dalla Fender Musical Instruments al Nasdaq di New York, in relazione alla IPO con cui la società di Scottsdale, Arizona, mira a a tamponare i pesanti debiti (246,2 milioni di dollari) che gravano sul suo bilancio. L'obiettivo della celeberrima ditta di chitarre e bassi elettrici è di raccogliere, attraverso l'offerta pubblica iniziale, una cifra vicina ai 160,5 milioni di dollari, che porterebbero la sua valutazione globale a circa 395 milioni (più o meno 20 volte il reddito netto conseguito nel 2011). "Le offerte di brand consolidati generalmente ottengono buoni risultati perché gli investitori tendono a gravitare intorno a società che sono in attività da molto tempo. E dunque la richiesta delle azioni Fender dovrebbe essere soddisfacente" ha commentato Scott Sweet, managing partner di una società, IPO Boutique, specializzata in ricerche sulle initial public offering. Dopo la IPO, la private equity Weston Presidio, che attualmente controlla il 43 per cento del capitale, deterrà circa il 17,7 per cento delle azioni. Fondata nel 1946 in California da Leo Fender, la società è famosa in tutto il mondo grazie soprattutto alle chitarre elettriche Stratocaster (in produzione dal 1954) e Telecaster, icone della musica rock utilizzate da "guitar heroes" come Jimi Hendrix ed Eric Clapton. La Fender produce anche chitarre acustiche, bassi, banjo, ukulele, mandolini, percussioni e amplificatori con marchi come Squier, Jackson, Guild, Ovation e Latin Percussion. Vende attualmente in 85 Paesi, e afffida le sue speranze di crescita future a mercati emergenti come Cina, India e Indonesia.