Saranno trasmessi in webcast, venerdì prossimo 13 luglio, i funerali di Keith Grant, leggendario tecnico del suono inglese morto il mese scorso a 71 anni. La cerimonia avrà luogo presso l'Hanworth Crematorium di Hounslow Road, a Londra. Grant, che aveva lasciato sul computer uno scherzoso messaggio di commiato ad amici e colleghi, è stato trovato senza vita sulla sua barca, con una birra in mano: "La sua è stata una morte tranquilla, come crediamo avrebbe desiderato", ha spiegato la figlia Sally. Nato nel 1941 e affetto da una forma di dislessia, aveva iniziato a lavorare come aiutante di studio a sedici anni dopo essere stato espulso da scuola per scarso profitto. Dopo un breve apprendistato presso i Regent Studios e gli IBC, nel 1958 aveva trovato impiego come tecnico audio presso gli Olympic Studios, poco prima che la struttura traslocasse dalla sede originaria di Carlton Street, nel centro di Londra, al quartiere londinese sudoccidentale di Barnes (a suo padre, l'architetto Robertson Grant, venne affidato il progetto del nuovo edificio mentre il giovane Keith, insieme a Russel Pettinger, si occupò dell'acustica dei locali). Diventato manager e comproprietario della struttura, Grant gestì gli Olympic dal 1966 al 1987: durante quel lungo arco di tempo, in cui fece da caposcuola ad altri tecnici illustri come Eddie Kramer (poi uomo di fiducia di Jimi Hendrix e Led Zeppelin) e Malcolm Toft (in seguito fondatore degli studi Trident di Soho), gli studi di Barnes divennero, più ancora di Abbey Road, la mecca della musica pop e rock: li hanno frequentati i Beatles (che tra il maggio e il giugno del 1967 vi si recarono per registrare "Baby, you're a rich man" e le basi di "All you need is love") e i Rolling Stones (che vi incisero tutti gli album tra il 1966 e il 1972, compresi “Beggars banquet”, “Let it bleed”, “Sticky fingers” ed “Exile on main street”), ma anche i Led Zeppelin (in occasione del primo album, e poi - parzialmente - per tutti dischi successivi fino a "Physical graffiti"), Jimi Hendrix (“Are you experienced?”) e moltissimi altri, tra cui Who, Cream, Eric Clapton, Eagles, Queen, Duran Duran, Roger Waters e Oasis. Numerosissime anche le produzioni di colonne sonore cinematografiche supervisionate da Grant, da "Jesus Christ Superstar" a "Il paziente inglese" passando per "Brian di Nazareth" ("The life of Brian") dei Monty Python. Nel ricevere il premio UK Sound Fellowship nel 2009, Grant aveva dichiarato di essersi "goduto ogni singolo minuto della mia carriera. Chi non lo farebbe, venendo pagato per un lavoro che sarebbe felice di fare gratis?". Divenuta proprietaria degli Olympic in seguito all'assorbimento della Virgin (che li aveva acquistati nel 1987) , la EMI li ha venduti per soli 3 milioni e mezzo di sterline nei primi mesi del 2010. L'ultimo gruppo a registrare nelle storiche sale, circa un anno prima, erano stati i semisconosciuti Flashguns di Londra.