Secondo Roberto Galanti, ex discografico oggi ai vertici dell'Associazione Fonografici Italiani, una maggiore attenzione nei confronti dei cinquanta-sessantenni da parte dell'industria musicale favorirebbe la battaglia contro la pirateria. “L'ottanta per cento della produzione discografica attuale è dedicata espressamente ai ragazzini, e questo è un errore madornale”, ha dichiarato Galanti all'ANSA, “Le case discografiche dovrebbero rivolgersi agli adulti, che hanno un alto potere di acquisto e non sono interessati a risparmiare alimentando il mercato illegale, masterizzando i cd e scaricando i brani da Internet”. Secondo Galanti, poi, il fenomeno della pirateria, in Italia, sarebbe amplificato da una condotta irresponsabile dei media, spesso rei di “sponsorizzare” l'utilizzo improprio di portali Web e masterizzatori: “In Italia manca quel senso civico, che invece c'è negli altri paesi, e spesso sono i media ad invitare gli utenti delle nuove tecnologie in maniera sbagliata”.