Fonti autorevoli - tra cui il Financial Times, il New York Times e il Telegraph - rilanciano l'indiscrezione secondo cui, al fine di convincere la Commissione Europea a dare il via libera alla fusione con EMI, Universal Music sarebbe pronta a liquidare la divisione classica della major inglese EMI Classics insieme alla Virgin Records, storica etichetta con un ampio e prezioso catalogo che oggi pubblica i dischi di artisti come Joss Stone e Professor Green. E sembra anche, scrive il Telegraph, che una ventina di potenziali acquirenti avrebbero già espresso il loro interesse nei confronti della "label" che il magnate Richard Branson, allora negoziante di dischi, aprì nel 1972 insieme a Nik Powell e a Simon Draper (la prima uscita, l'anno successivo, fu "Tubular bells" di Mike Oldfield) per poi venderla alla EMI vent'anni dopo. Un'altra opzione a disposizione di Universal sarebbe quella di cedere i diritti di licenza del catalogo Virgin solo in Europa, mentre risulta probabile anche la rinuncia ai diritti di distribuzione dell'etichetta Mute, acquistata dalla EMI nel 2002 e ricomprato dal suo fondatore Daniel Miller nel 2010. La decisione in merito al merger da parte dela Commissione Europea è attesa entro settembre. Qualche giorno fa, parlando proprio al Financial Times, l'amministratore delegato di Universal Lucian Grainge aveva spiegato di voler comunque mantenere intatta la EMI, investendo pesantemente nel settore A&R, "in generi musicali e artisti diversi".