Intervento tempestivo degli organi legislativi e di governo per il varo di una legge sulla musica che riconosca dignità culturale al disco, equiparandone l’imposizione fiscale a quella a cui sono assoggettati i libri (con un’IVA ridotta di conseguenza dal 20 al 4 %); impegno concreto dell’industria discografica a ridurre i prezzi al pubblico per fronteggiare la recessione del mercato; una “festa della musica” che aggreghi tutte le componenti del settore e trasmetta un segnale forte agli interlocutori istituzionali così come all’opinione pubblica. Sono le ricette anti-crisi proposte da Giordano Sangiorgi, presidente di Audiocoop (polo di coordinamento di numerose etichette indipendenti italiane e promotore a Faenza del Meeting delle Etichette Indipendenti, vedi news), in risposta alla proposta di legge presentata in parlamento dal senatore AN Guglielmo Rositani a metà dicembre (vedi news). <br> Con un comunicato stampa diffuso nella giornata di giovedì, 10 gennaio, Sangiorgi invoca da governo e parlamento una normativa di sostegno alle opere prime di giovani talenti nonché l’introduzione per legge, sul modello francese, di quote minime in radio e televisione per la musica (soprattutto quella nuova) di produzione italiana, meccanismi più equi di redistribuzione dei proventi SIAE tra autori ed editori, appoggio da parte delle istituzioni musicali delle iniziative di promozione della musica italiana all’estero, riduzione delle imposte e delle complicazioni burocratiche che frenano l’offerta di musica dal vivo nel paese. “Siamo lieti – conclude Sangiorgi – di trovare la FIMI e un importante produttore internazionale come Caterina Caselli attenti e vicini a queste nostre battaglie e li invitiamo fin d’ora a collaborare anche con noi per realizzare una legge sulla musica che vada nella direzione auspicata”.