L'indiscrezione secondo cui il fondatore della Virgin Records Richard Branson sarebbe interessato a ricomprarsi l'etichetta unendo le forze con il titolare della Naive Patrick Zelnik è stata confermata ufficialmente dal suo portavoce Nick Fox. "Da molti anni Richard Branson e il marchio Virgin stanno valutando come fare ritorno nel business della musica registrata, e la possibile liquidazione della Virgin Records da parte di Universal Music offre una splendida opportunità di ricreare sul mercato una dinamica etichetta indipendente", ha spiegato alla stampa il collaboratore del sessantunenne magnate inglese. Si tratterebbe per il momento di un interessamento puramente teorico, dal momento che i rappresentanti di Universal devono vedersi questa settimana a Bruxelles con i membri della Commissione Europea per discutere di eventuali disinvestimenti finalizzati all'approvazione della fusione con la EMI, e che pertanto la sorte della Virgin non è ancora chiara. Una vendita della Virgin sarebbe comunque un'operazione abbastanza complessa, dal momento che negli Stati Uniti la società è attualmente incorporata nella Capitol Records facente parte del gruppo EMI Music. Branson, come già ricordato, fondò la Virgin Records nel 1972 assieme a Nik Powell e Simon Draper, prendendo le mosse dall'omonimo negozio di dischi che gestiva a Londra. Specializzatasi inizialmente in musica progressive ("Tubular bells" di Mike Oldfield fu il primo disco in catalogo) e "kraut rock" tedesco (Faust, Tangerine Dream), la Virgin fece uno dei suoi colpi più sensazionali nel 1977 mettendo sotto contratto i Sex Pistols già scaricati da EMI e A&M. Altri grandi successi gli arrisero con Culture Club, Simple Minds e Genesis, questi ultimi ereditati dalla Charisma nel 1983. Branson vendette la casa discografica alla EMI (allora Thorn EMI) nel 1992 per una cifra stimata in un miliardo di dollari; il vulcanico imprenditore britannico conservò i diritti di utilizzo del marchio per le sue altre innumerevoli imprese, dai Virgin Megastores alle palestre, dai soft drinks ai treni, dai voli aerei ai viaggi spaziali.