BitTorrent è un marchio indigesto all'industria discografica. La pensano diversamente gruppi come i Counting Crows - che vi hanno fatto ricorso per regalare al pubblico quattro brani estratti dall'ultimo album "Underwater sunshine" - e i Radiohead, il cui co-manager (nonché presidente del britannico Music Managers Forum) Brian Message ritiene che la piattaforma p2p possa diventare un prezioso alleato dei musicisti, oggi che l'essenza dell'industria musicale "non sta più nelle vendite ma piuttosto in un rapporto che vive e respira, di lungo periodo e in continua evoluzione, tra gli artisti e i loro fan". Message ha spiegato la sua opinione qualche giorno fa, intervenendo a un convegno intitolato "The UK music industry - copyright, business and the next steps for the Live Music Act": "Negli ultimi dieci anni", ha ricordato nell'occasione, "abbiamo assistito a una guerra tra bande, diritti da una parte e tecnologia dall'altra. Il risultato è che i fan sono stati etichettati come pirati e gli artisti sono diventati insicuri sul come essere remunerati". "Quando la tecnologia consente di fare qualcosa che la gente desidera, non abbiamo bisogno di leggi che rendano difficile realizzarlo" sostiene il manager della band di Oxford, all'avanguardia dei nuovi "modelli di business" da quando, nell'ottobre del 2007, decise di introdurre un regime di offerta libera per il download dell'album "In rainbows". "Dobbiamo afferrare l'occasione di abbandonare uno schema di copyright che ormai si trascina su se stesso e andare in direzione di un rapporto artista-fan basato sull'esperienza. Questo, per noi, significa chiedersi chi sono i nostri alleati, e un alleato con cui voglio collaborare intensamente è BitTorrent: so che può sembrare folle, ma ricordiamoci che ogni mese coinvolge 160 milioni di persone, e dunque rappresenta un canale importante per aiutarci a sviluppare il rapporto artista-fan". Alla platea londinese del forum Message ha spiegato di volere usare BitTorrent "in un modo creativo e legale", a iniziare (in agosto) da un progetto musicale e cinematografico concepito da Nick Cave. Il suo intervento si è chiuso con un'invocazione di maggiore flessibilità alle major discografiche (prima di "In rainbows", come noto, i Radiohead hanno sciolto i rapporti con la EMI che ne detiene però il back catalog): "Sono coinvolto in un progetto nelle Filippine insieme a tre grandi operatori di telefonia mobile, ognuno dei quali opera con un sistema di addebito in bolletta che copre 100 milioni di utenti", ha raccontato. "Ci stiamo lavorando da nove mesi e stiamo ancora trovando difficoltà nell'ottenere le licenze (...), principalmente perché le major sono preoccupate dall'introduzione di un concetto nuovo come questo nel momento in cui iTunes sta per lanciarsi in quel territorio. La settimana scorsa, nelle Filippine, iTunes è partita con un prezzo di 15 dollari a download...gli auguro buona fortuna".