Se non negli indicatori che misurano il benessere economico e la stabilità finanziaria, la distanza tra Germania e Italia si riduce quanto meno nel consumo di video online. Un'indagine specifica mirata sui principali mercati europei, aggiornata al mese di maggio 2012 e realizzata dalla società americana comScore in partnership (per il nostro territorio) con Demoskopea rivela infatti un incremento anno su anno del 27 per cento nel numero di spettatori unici di video online in Italia (a casa e sul posto di lavoro, tra i cittadini di età superiore ai 15 anni: il panel locale supera le 30 mila persone), il più alto nei cinque Paesi presi in considerazione. Il totale dei fruitori video supera ora nel nostro Paese i 24 milioni di persone, pari all'84 per cento degli utenti Internet, a fronte dei 43,6 milioni della Germania (+ 3 per cento), dei 37,8 milioni della Francia (+ 6 per cento), dei 31,8 milioni del Regno Unito (+ 8 per cento) e dei 20,7 milioni della Spagna (+ 15 per cento). I video visualizzati nel mese di maggio 2012 ammontano a 3,5 miliardi, con un incremento anno su anno del 46 per cento, mentre ad accapparrarsi la grande maggioranza dell'audience, 90 per cento, è YouTube (21,7 milioni di utenti a maggio). Tra i canali partner della piattaforma di Google i più visti in Italia sono quelli a contenuto musicale, Vevo (8,6 milioni di spettatori unici) e Warner Music (5,6 milioni); il canale Rai (3,2 milioni di utenti unici) è il più frequentato tra quelli di origine locale, e precede per numero di spettatori Bigpoint (2,3 milioni) e Believe (2,1 milioni; tutti i dati dei partner YouTube escludono lo user generated content, cioè i video realizzati e caricati dagli stessi utenti). Come gli altri quattro Paesi europei oggetto dell'indagine, anche l'Italia registra un aumento del numero dei video (144 al mese, + 15 per cento) e delle ore (15,3 al mese, + 8 per cento) fruite per spettatore; entrambe le classifiche sono capeggiate dal Regno Unito, con una media mensile pro capite di 309 filmati visti e di 32 ore trascorse a guardare video online. "L'Italia sta recuperando terreno molto velocemente sia per quanto riguarda la dimensione dell'audience sia per il numero di video visti", commenta l'amministratore delegato di Demoskopea Fabrizio Angelini. "Considerando la composizione socio demografica degli spettatori e il progressivo arricchimento dell'offerta video di qualità crediamo che tale crescita sia destinata a durare nel tempo e a modificare profondamente i comportamenti di fruizione dei contenuti video".