Lo scorso autunno, schiacciato dai debiti, il servizio di musica digitale Boinc sviluppato dalla start up britannica Beyond Oblivion aveva dovuto alzare bandiera bianca prima ancora di raggiungere il mercato. Ora, tuttavia, è riemerso in sordina in forma di beta test e di applicazione mobile destinata ai possessori di iPhone. L'offerta della piattaforma è infatti apparsa sull'App Store della Apple, promettendo "tutta la musica del mondo". Le clausole e i termini del contratto con l'utente specificano tuttavia che il servizio non può essere discusso dai "tester" al di fuori dei forum dedicati (dunque non su blog privati o forum pubblici), mentre la pubblicazione di una foto di Adele come richiamo fa supporre che entrambi i suoi album, "19" e "21", facciano parte del catalogo. Nonostante i robusti finanziamenti iniziali (anche da parte della News Corporation di Rupert Murdoch), Beyond Oblivion aveva dichiarato in autunno di non poter far fronte al pagamento delle licenze richieste dalle case discografiche: l'esame dei libri contabili rivelava che tra i suoi principali creditori figuravano le major Sony Music e Warner Music, ognuna con circa 50 milioni di dollari a testa. Il modello di business prevedeva la fruizione gratuita della musica da parte dei consumatori, con una partecipazione di Beyond Oblivion e delle etichette licenziatarie agli utili derivanti dalla vendita dei pc, degli smartphone e dei lettori Mp3 che avessero precaricato e incorporato il servizio.