Un anno dopo, e a furor di popolo, l'etichetta metal Century Media (che pubblica anche i dischi degli italiani Lacuna Coil) fa marcia indietro riportando sulla piattaforma di streaming Spotify il suo catalogo e quello delle etichette collegate InsideOut Music, Superball Music e People Like You Records. Il gran rifiuto dell'agosto 2011, spiegarono allora i responsabili della casa discografica tedesca, era dovuto al "tentativo di proteggere gli interessi dei nostri artisti": a loro giudizio, il servizio musicale creato da Daniel Ek non offriva in questo senso adeguate garanzie. La conseguente decisione di ritirare il catalogo da Spotify, tuttavia, ha innescato sui forum Internet discussioni tra i fan degli artisti sotto contratto con l'etichetta, generando migliaia di commenti e messaggi che richiedevano alla Century Media di tornare sulle sue decisioni. E ora i vertici della società ne hanno preso atto, ribaltando la scelta di un anno fa: "Spotify offre ottimi strumenti per scoprire nuovi artisti e crediamo che si tratti di un'opportunità essenziale per i nostri talenti emergenti", ha riconosciuto il general manager per l'Europa dell'etichetta, Antje Lange, mentre il presidente per il Nord America Don Robertson ha spiegato che "dopo avere fatto le opportune verifiche abbiamo proceduto fiduciosi del fatto che sia gli artisti che i fan verranno adeguatamente serviti da questa piattaforma in via di sviluppo". Oltre ai Lacuna Coil, Century Media vanta nel roster gruppi come Dark Tranquility, Paradise Lost e 3 Inches Of Blood.