Dopo aver firmato contratti di licenza con la major EMI e con diverse etichette indipendenti (vedi news), la joint venture compartecipata da Sony e Universal allarga ulteriormente il suo ventaglio di offerta includendo nella piattaforma di musica disponibile in streaming o per il download a pagamento il repertorio controllato dall'agenzia degli autori ed editori americani BMI (circa quattro milioni e mezzo di brani amministrati: per i quali tuttavia è necessaria anche un'autorizzazione degli artisti e delle case discografiche interessate) nonché il catalogo dell'etichetta TVT, titolare negli Stati Uniti di numerose incisioni ad opera di artisti come Nine Inch Nails, Naughty By Nature, Underworld e XTC. <br> Steve Gottlieb, presidente della “indie” americana (che in passato aveva già chiuso un accordo con Napster, ma anche trascinato in tribunale MP3.com con l'accusa di violazione dei copyright, vedi news), ha sottolineato come la collaborazione con Pressplay rappresenti l'ulteriore dimostrazione della fiducia che la sua casa discografica ripone nelle potenzialità della musica digitale. Il vicepresidente per il marketing e il business development di BMI, Richard Conlon, ha invece citato le ultime proiezioni diffuse dagli istituti di ricerca per concludere che ci vorranno tre o cinque anni prima che accordi come quello stipulato con Pressplay possano recare vantaggi economici ai suoi associati: “Intanto – ha aggiunto – ci siamo mossi per tempo e aspettiamo di vedere come il pubblico risponderà all'offerta di musica on-line a pagamento”. <br> Al fine di arricchire le opzioni a disposizione dei suoi utenti Pressplay ha anche avviato una collaborazione con il provider tecnologico MediaUnbound: quest'ultimo fornirà al servizio musicale un software che consente al pubblico di orientarsi tra i brani disponibili on-line secondo il proprio gusto.