Prima Paul Conroy (già a capo della Virgin UK, vedi news), ora Heinz Canibol, da tre anni alla guida della EMI nei territori del GAS (Germania, Austria e Svizzera): la rivoluzione organizzativa messa in atto dal nuovo boss della major britannica, Alain Levy, ha fatto la sua seconda vittima illustre in Europa. <br> Secondo fonti riprese dal quotidiano di informazione musicale Billboard Bulletin, il manager tedesco, che in precedenza era stato a capo anche della Universal, ha saputo di dover lasciare l'azienda solo martedì notte, 5 febbraio, e già dal giorno successivo ha lasciato libero il suo ufficio. Uscito di scena Canibol, la direzione della EMI tedesca è stata affidata a Udo Lange, storico managing director della Virgin Records, di cui è a capo in Germania fin dal momento della sua costituzione, nel lontano 1982: il cinquantenne executive assumerà la responsabilità di entrambe le etichette (a dispetto del fatto che le due società hanno sede in città diverse, la EMI a Colonia e la Virgin a Monaco), secondo un modello di integrazione che il gruppo inglese sta cercando di estendere a molti territori e che ha avuto in Italia il suo primo campo di applicazione (dall'aprile del 1998 quando Riccardo Clary, già amministratore delegato di Virgin, subentrò a Roberto Citterio come presidente della EMI). <br> Lange riporterà direttamente al francese Emmanuel de Buretel, presidente e amministratore delegato di EMI Music per l'Europa Continentale, con cui vanta già un rapporto di lavoro consolidato.