D'accordo, i "giovani" sono sempre meno attratti dalla radio e prediligono i social media (lo sostiene, ad esempio, una seria ricerca pubblicata a luglio dall'Ofcom, l'authority britannica che sovrintende al settore delle comunicazioni). Tuttavia, ribatte ora lo studio "Music 360" elaborato da Nielsen sulla base di 3 mila questionari online raccolti negli Stati Uniti, l'ascolto via etere rappresenta ancora lo strumento principale per scoprire nuova musica. La radio, sostiene Nielsen, è tuttora il canale più utilizzato a tale scopo dal 48 % della popolazione, mentre il 10 % ricorre ai suggerimenti e alle "dritte" di amici e parenti e il 7 % a YouTube: mezzo preferito di ascolto, quest'ultimo, da parte dei teenager (64 %), che lo utilizzano più di iTunes (53 %), dei cd (50 %) e della stessa radio (56 %). Il report "panoramico" di Nielsen su gusti, tendenze e modelli di consumo musicale certifica anche una graduale preferenza della musica digitale rispetto al cd (in termini di valore percepito: il 63 % attribuisce un giudizio buono o ottimo agli album digitali, il 55 % ai compact disc), aggiungendo che nell'ultimo anno è risultata decisamente maggiore la percentuale di teen ager che hanno comprato musica in formato download (51 %) invece che cd (36 %). I giovani di età compresa tra i 18 e i 24 anni si mostrano i più inclini ad assistere a spettacoli musicali dal vivo (il 7 % lo fa una volta o più a settimana, il 30 % una volta al mese), mentre sono i teen ager ad acquistare tendenzialmente più t-shirt e poster sui luoghi dei concerti. I consumatori giovani sembrano essere più reattivi rispetto alle proposte del mercato (il 33 % dei teenager acquista un brano digitale entro la settimana di uscita), mentre la riduzione della spesa musicale in seguito alla crisi economica risulta essere inversamente proporzionale all'età dei consumatori (la diminuzione degli acquisti è significativa per il 41 % degli over 55 ma solo per il 28 % degli appassionati di età compresta tra 25 e 34 anni). L'8 % degli intervistati condivide musica sui social newtork, mentre gli acquisti, oltre che dalle raccomandazioni degli amici (54 %), risultano essere influenzati da blog musicali e chat room (25 %), ma anche dagli endorsement di marchi commerciali (12 %); il 54 % dei consumatori statunitensi ha un music player tra le applicazioni per lo smartphone, mentre il 47 % ha una app radio e il 26 % quella di un negozio musicale. Al pubblico statunitense piace ascoltare musica nei film, nei videogiochi e nei programmi tv, e "Music 360" conferma la preferenza di acquisto dei consumatori maschili per il rock (38 %) e quella femminile per i successi Top 40 (15 %). Complessivamente, osserva il SVP Client Development di Nielsen David Bakula, "l'accessibilità della musica ha conosciuto un'enorme espansione e diversificazione. E mentre gli ascoltatori più giovani optano per i metodi tecnologicamente più avanzati, i metodi tradizionali di scoperta come la radio e il passaparola continuano a essere elementi di forte impulso. Con così tanti canali a disposizione per l'acquisto, il consumo e la scoperta di nuova e ottima musica, non c'è da meravigliarsi che i consumatori continuino ad accedervi e ad apprezzarla in numeri sempre crescenti".