La ferrea “cura dimagrante” che il gruppo tedesco si è autoimposta per ribaltare una situazione di deficit e indebitamento assai pesante (ma, stando alle fonti ufficiali, ora definitivamente ripianata) si abbatte, dopo gli Stati Uniti, anche sul Sud Europa: ne fanno le spese le filiali francese e spagnola, complice un giro d'affari che – secondo i vertici della società – non giustifica più il mantenimento di uffici A&R, marketing e promozione in loco. Risultato: le due etichette si ridimensioneranno al ruolo di uffici di “label management”, con organici ridotti a poche unità (un solo product manager accanto al managing director in Spagna) e cataloghi licenziati a partner locali. Con la conseguenza che ben 37 persone, complessivamente, dovranno lasciare le due aziende, compreso il francese Stephan Girard, general manager della filiale transalpina, e l'italiano Nicola Zingarelli, managing director della Edel spagnola, che con effetto immediato rientra nell'area di competenza di Peter Cooper, già managing director di Edel Portogallo e ora responsabile dell'intera penisola iberica. <br> Viene invece risparmiata dal processo di ristrutturazione Edel Italia, come precisa un comunicato diramato oggi, giovedì 28 febbraio, dalla società diretta da Paolo Franchini, “in quanto azienda sana e in forte crescita”. <br> Zingarelli, 39 anni, si era trasferito a Madrid per dirigere la Edel Spagna nell'agosto del 1995; in precedenza aveva lavorato alla PolyGram italiana (dal 1990), nel reparto promozione e come product manager per London Records e PolyGram USA. Raggiunto telefonicamente da Rockol, ci ha detto di non avere ancora fatto progetti sul suo futuro professionale: “Sbrigate le ultime incombenze in ufficio, che mi terranno impegnato ancora per qualche settimana, mi prenderò una vacanza: poi vedrò se, in un momento così drammatico per il mercato, sarà possibile trovare altre opportunità nel music business o se sarà il caso invece di tentare strade nuove”.