Polemiche, nel Regno Unito, tra discografici e rivenditori di dischi a proposito delle strategie commerciali e di marketing che tendono a concentrare le uscite in modo sempre più massiccio nell'ultimo trimestre dell'anno. La Entertainment Retailers' Association, che riunisce nel Paese molti dei maggiori operatori commerciali del settore dell'intrattenimento, si è lamentata della situazione sottolineando che la prima metà del 2012 ha avuto "uno dei calendari di pubblicazione più deboli che i rivenditori ricordino, tanto nel campo della musica che in quello dei videogiochi". "E' molto difficile, per i negozianti, sostenere gli investimenti in personale e le spese di affitto lungo tutto l'arco dell'anno quando le vendite si ammassano in una finestra temporale così breve", ha spiegato alla BBC il direttore dell'ERA Kim Bayley. "Non riponiamo tutte le nostre speranze nel periodo di pubblicazione autunnale" gli ha risposto il direttore commerciale di Universal Brian Rose, facendo tuttavia notare che nel mese di agosto i consumatori hanno limitato di molto gli acquisti. "Siamo imprese che lavorano 52 settimane all'anno, ma ci sono solide ragioni commerciali per pubblicare molti dei nostri prodotti in autunno". Rose ha comunque ammesso che in dicembre le case discografiche realizzano attualmente circa il 20 per cento del fatturato annuo.