Dopo la risposta del Ministro Urbani, che nei giorni scorsi ha accolto la richiesta di un incontro da parte dei discografici(vedi news), arriva un altro segno di interessamento dal Palazzo nei confronti della musica. Il presidente della EMI Riccardo Clary aveva chiamato in causa il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, richiedendo un intervento d'urgenza a sostegno dell'industria musicale. “L'Italia è una repubblica fondata sull'automobile, sulla televisione e sulla moda: ma è giunto il momento che qualcuno si occupi seriamente anche della musica e dell'industria che la alimenta. Ci si ricorda degli artisti e dei cantanti solo quando servono a raccogliere voti: il resto è inerzia, vuoto assoluto”, aveva dichiarato Clary a Rockol.<br> La sortita del presidente della EMI ha sortito un primo effetto: in una nota della casa discografica diffusa in serata, si dà notizia di una lettera di risposta del Primo Ministro a Clary: “Il governo sta lavorando con la massima determinazione per giungere a conclusioni operative nel minor tempo possibile”, ha scritto il premier.<br> Il comunicato della EMI non entra nei dettagli della missiva, ma specifica che Berlusconi ha manifestato “apprezzamento per le proposte espresse e confermando l’impegno del Suo governo e del Ministro Tremonti verso il complesso delle normative fiscali attualmente vigenti, per la tutela del diritto d’autore e la lotta alla pirateria”.