Pur rallegrandosi per il positivo esito del vertice che il Ministro per i Beni Culturali Urbani ha tenuto, qualche giorno fa, con i maggiori esponenti della discografia nazionale, Audiocoop, il coordinamento delle etichette indipendenti italiane nato al MEI del 2000, ha lamentato una scarsa attenzione (tramite un comunicato stampa disponibile integralmente nella sezione Presskit, all'indirizzo <a href="http://www.rockol.it/news.asp?idnews=42091&pagina=1&idartista=//">http://http://www.rockol.it/news.asp?idnews=42091&pagina=1&idartista=</a>), da parte degli enti governativi, nei confronti delle piccole realtà indipendenti italiane. “Questo incontro ci sembra un buon avvio”, si legge nel dispaccio, firmato dal Comitato di Presidenza di AudioCoop, “che però ancora non tiene conto della realtà delle tante etichette discografiche indipendenti presenti in Italia, non rappresentate al momento dalle grandi associazioni di categoria e non presenti in alcuno dei 'tavoli' decisionali della musica in Italia, ma che invece, rappresentano la quota più significativa della nuova musica italiana”.