Sarà anche una delle star più irascibili e intrattabili del pop, come vuole un’aneddotica confermata anche da fonti italiche, ma evidentemente all’etichetta del gruppo Universal il grande performer irlandese qualche rimpianto l’aveva lasciato. E così, troncato il rapporto con la Virgin/Pointblank dopo la pubblicazione di un solo album come solista (“Back on top”, 1999), Morrison ha deciso di tornare all’etichetta cui era stato legato per tutti gli anni ’90 incidendo dischi assai apprezzati come “Hymns to the silence” e “Too long in exile” ma anche opere di minor qualità. <br> Ad inaugurare il nuovo contratto mondiale sono un nuovo singolo e un nuovo album, rispettivamente intitolati “Hey mr. dj” e “Down the road”, ed entrambi in uscita a maggio. Nell’occasione Polydor e Universal, che si sono assicurate i diritti sui 30 album più importanti dell’artista, orchestreranno anche una nuova campagna incentrata sulla promozione del vecchio catalogo. <br> Prima di incidere per la Polydor, Morrison aveva pubblicato dischi per la Warner Bros. (dal leggendario “Astral weeks”, 1968, fino a “Wavelenght”, 1978) e poi per la Mercury, cui era stato legato per dieci anni.