La Francia insiste sul meccanismo di risposta graduale al file sharing illegale fondato sui "three strikes" e su tre avvertimenti (almeno per ora, dato che il nuovo governo di François Hollande ha già espresso forti riserve sul funzionamento dell'Hadopi voluta da Sarkozy), gli Stati Uniti discutono su una variante più morbida dello schema antipirateria online (sei diffide, invece di tre) che dovrebbe entrare in vigore entro fine anno. Ma intanto proprio un Internet Service Provider americano, Mediacom, scavalca tutti applicando di sua spontanea volontà una politica decisamente più rigida: ricevute tre notifiche di violazione del Digital Millennium Copyright Act da parte dei detentori dei diritti, l'abbonato incorso in pratiche ripetute di file sharing illegale si vedrà cancellato per sempre l'accesso a Internet. Il modello introdotto da Mediacom, dunque, è ancora più rigido e punitivo di quello gestito dall'Hadopi francese. Dopo la prima ammonizione l'account viene "flaggato" e l'abbonato riceve una lettera che lo informa della presunta violazione. La seconda notifica comporta una sospensione dell'accesso, che prosegue fino a quando l'abbonato non compila un modulo di risposta. La terza implica, come detto, la disconnessione e il bando permanente dai servizi del service provider, fatto salvo il diritto dell'utente di difendersi dalle accuse. La sua eventuale documentazione di difesa viene inoltrata ai titolari dei copyright (ad esempio alla casa discografica), che a quel punto possono decidere di affidare la decisione della vertenza al tribunale.