Roger Ames, il presidente e amministratore delegato del gruppo Warner Music, non è tra coloro che intendono il business discografico esclusivamente in termini di contratti multimiliardari con le pop star più celebrate. Lo ha dimostrato da quando è stato chiamato a dirigere la società, riorganizzando e potenziando i reparti che si occupano di marketing “strategico” (catalogo, compilations, canali di vendita alternativi, licenze, operazioni “premium” e così via) e lo ribadisce oggi, allestendo una divisione autonoma che, nell'ambito della major, si occuperà esclusivamente di colonne sonore. Una scelta, ha spiegato Ames, dettata dal fatto che queste ultime “non solo rappresentano una fonte di ricavi sempre più importante per la nostra casa discografica, ma anche una componente critica nelle iniziative interdivisionali all'interno di AOL Time Warner” (la capogruppo che controlla vastissimi interessi nel settore editoriale, cinematografico e dei media elettronici). <br> Il ruolo di numero uno per la neocostituita divisione Warner Music Group Soundtracks è stato affidato, negli Stati Uniti, a Danny Bramson, che di colonne sonore, musiche da film e sincronizzazioni cinematografiche si occupava, per la Warner Bros. Record, dal 1996: d'ora in poi il suo raggio d'azione si estenderà alle altre etichette della “famiglia” Warner come Atlantic, Elektra e Maverick. La sua posizione rientra anch'essa nell'ambito della divisione Strategic Marketing, al cui presidente, Scott Pascucci, il manager americano riporterà d'ora in avanti. <br> Nel 2001, Bramson ha prodotto o finanziato per conto di Warner Bros. Records tre colonne sonore nominate agli Oscar (“A.I. Artificial Intelligence”, “Vanilla sky” e “Il signore degli anelli”, l'ultima delle quali si è aggiudicata statuetta); tra le “soundtracks” che lo hanno visto coinvolto, in passato, come produttore artistico o esecutivo(per Warner e altre case discografiche) figurano anche quelle di “Austin Powers-La spia che ci provava”, “Magnolia”, “City of angels”, “Almost famous” e “Jerry Maguire”.