Deciso giro di vite dei legislatori giapponesi contro la pirateria digitale di musica registrata. Secondo quanto riporta BBC News, le nuove norme deliberate su pressione dell'associazione dei discografici locali aggiornano il testo di legge approvato nel 2010 con sanzioni più pesanti e più immediate: rischia fino a due anni di carcere e 19.880 euro di multa chi ha scaricato abusivamente musica da Internet, e una pena quintupla (detenzione fino a dieci anni e oltre 100 mila euro di multa) chi effettua l'upload sistematico di brani protetti da copyright. "Questa revisione normativa ridurrà l'estensione delle attività di violazione dei copyright su Internet", ha commentato il presidente della Recording Industry Association of Japan (RIAJ) e amministratore delegato della sede locale di Sony Music Naoki Kitagawa. Secondo le stime della stessa RIAJ nel 2010 si sono venduti in Giappone 440 milioni di file musicali legali, a fronte di 4,36 miliardi di file audio e video illegalmente scaricati dalla rete. Il Giappone è sempre al secondo posto tra i maggiori mercati mondiali della musica registrata alle spalle degli Stati Uniti, anche se nel 2011 ha sofferto un calo di fatturato dell'8,3 per cento.