Richard Parsons e Robert Pittman, i due timonieri del colosso mediatico americano proprietario (fra le molte altre cose) della major discografica Warner Music, condividono il primo posto nella classifica dei 100 uomini più influenti di Hollywood, pubblicata come ogni anno dalla rivista cinematografica Premiere. La graduatoria, compilata sulla base delle segnalazioni dei più importanti addetti ai lavori e considerata un termometro attendibile delle alterne fortune degli uomini che governano il mercato globalizzato dei media e dell'intrattenimento, fa fare un passo indietro a Sumner Redstone, “boss” della Viacom (MTV, Paramount Pictures, il network televisivo CBS) e trionfatore della stessa classifica dodici mesi fa. <br> Premiere riconosce al francese Jean-Marie Messier, numero uno di Vivendi Universal (e quarto classificato in assoluto, dietro a Barry Diller) il titolo di manager europeo più influente del settore, davanti ad altri magnati celebri in tutto il mondo come l'australiano Rupert Murdoch, il presidente della Disney Michael Eisner, Steven Spielberg e i suoi soci David Geffen e Jeffrey Katzenberg. <br> La testata americana, che come detto si occupa prevalentemente di cinema, segnala l'assenza di attori hollywoodiani dalla Top Ten (il primo della lista, Tom Hanks, occupa solo il 15mo posto). Segno dei tempi, sottolineano i suoi editori: “C'è una svolta nell'economia di Hollywood. Oggi è il concetto, prima del contenuto, a regnare sovrano”.