Serrande abbassate, oggi venerdì 5 ottobre, negli otto punti vendita italiani Fnac a Milano, Genova, Torino, Grugliasco (provincia di Torino), Verona, Firenze, Roma e Napoli. I seicento dipendenti della società francese hanno indetto uno sciopero generale per protestare contro il rischio di chiusura dei negozi, e chiedono - come riporta un comunicato - "risposte chiare, esaustive e credibili sul loro futuro". L'eventualità di una cessazione delle attività di Fnac in Italia erano state già prospettate all'inizio dell'anno dai portavoce del gruppo PPR presieduto da François-Henri Pinault, oggi titolare di marchi come Gucci e Bottega Veneta e sempre più strategicamente orientato verso il cosiddetto mercato del lusso: negli ultimi nove mesi, però, dalla sede centrale non è arrivata più alcuna comunicazione o chiarimento al riguardo. Lo sciopero dei lavoratori Fnac, che continuano a incassare la solidarietà di artisti e rappresentanti delle forze politiche e delle amministrazioni pubbliche locali, è stato indetto da Filcams-CGIL, Fisascat-CISL e Uiltucs-UIL. La protesta collettiva fa seguito a cinque "sit in" organizzati nelle scorse settimane a Milano, Roma, Firenze, Torino e Napoli con l'obiettivo - finora vano - di ottenere un incontro urgente con la dirigenza per conoscere le prospettive future della società. I lavoratori manifesteranno questa mattina in via Torino a Milano, dalle 11 alle 13, sotto la sede di Fnac Italia.