L'incredibile successo mondiale riscosso da "21" di Adele ha ovviamente numerosi beneficiari. Tra questi, in primo luogo, la sua casa discografica XL Recordings, i cui profitti nel corso del 2011 - come risulta dall'ultimo bilancio depositato - sono cresciuti alla cifra record di 41,7 milioni di sterline, mentre il fondatore/titolare dell'etichetta Richard Russell e il presidente del Beggars Group Martin Mills che ne distribuisce il catalogo hanno incassato un dividendo di circa 8 milioni e mezzo di sterline, oltre 10,5 milioni di euro, a testa. Secondo album della ventiquattrenne cantante di Tottenham (Londra) dopo "19", uscito nel 2008, "21" è stato registrato nell'arco di quasi un anno e mezzo (maggio 2009-ottobre 2010) in numerosi studi di registrazione e con l'ausilio di uno stuolo di produttori (Jim Abbiss, Paul Epworth, Rick Rubin, Fraser T. Smith, Ryan Tedder, Dan Wilson e la stessa Adele), per poi essere pubblicato nei principali mercati nel gennaio del 2011. Da allora si stima abbia venduto nel mondo circa 25 milioni di copie di cui più di 10 negli Stati Uniti (dove è rimasto per 78 settimane consecutive nella Top 10 di Billboard) e più di 4 milioni nel Regno Unito. Dall'album sono stati estratti tre singoli arrivati al numero uno ("Rolling in the deep", "Someone like you" e "Set fire to the rain") e altri due, "Rumour has it" e "Turning tables", capaci di raggiungere la Top Ten.