Non c’è da stupirsi del fatto che trentacinque milioni di cittadini ispano-americani, con un potere d’acquisto stimato in 500 miliardi di dollari l’anno (563 miliardi di €), facciano gola a molte imprese dell’entertainment sollecitando iniziative a catena da parte degli operatori più importanti del mercato: così’, dopo il gruppo iberico Prisa e l’etichetta MuXXic Latina (creata in joint venture con la major Universal, vedi news) tocca ora a Univision Communications, numero uno tra le emittenti USA di lingua spagnola, mettere a segno un colpo da ko con l’acquisto della celebre etichetta discografica messicana Fonovisa. <br> Si calcola che l’acquisizione del marchio dal gruppo messicano Televisa, che era già stato messo in cantiere nel dicembre scorso, permetterà a Univision di mettere le mani su un 35 % circa del mercato musicale di lingua ispanica negli Stati Uniti, combinando le forze dell’etichetta (che ha sotto contratto gruppi come i Los Tigres del Norte, celebri per alcune discusse canzoni che narrano le gesta dei narcotrafficanti locali)con quelle della pop label Univision Music e di Disa Records, controllata da Univision al 50 % e specializzata nel genere “tropicale”.<br> L’intero gruppo farà base dalla prossima estate a Woodland Hills, in California, e sarà affidato alle mani esperte di Josè Behar, l’uomo che scoprì e lanciò la scomparsa pop star messicana Selena.