Le indiscrezioni circolanti negli Stati Uniti danno attualmente favorita Warner Music nella corsa ad aggiudicarsi l'etichetta Parlophone e altri asset posti in liquidazione da Universal Music (su richiesta della Commissione Europea) dopo l'acquisizione della EMI. Gli altri contendenti sarebbero Sony Music, BMG Rights, il fondo di venture capital Apollo e gli imprenditori Ron Perelman e Richard Branson, oltre a una dozzina di etichette indipendenti interessate, presumibilmente, solo ai cataloghi più piccoli e meno costosi (la sola Parlophone, proprietaria dei master di Coldplay, David Bowie, Kylie Minogue e molti altri artisti, potrebbe valere 600 milioni di dollari sul mercato). I "rumours" americani non menzionano, invece, la cordata che vedrebbe allearsi il fondatore della Island Chris Blackwell con il manager artistico e produttore televisivo Simon Fuller ("American Idol"). Goldman Sachs, incaricata da Universal di gestire la vendita, starebbe per trasmettere alle società interessate la documentazione economico-finanziaria necessaria alla formulazione delle offerte. Intanto un portavoce della società di edizioni BMG Chrysalis ha smentito la notizia riportata dal New York Post secondo cui la joint venture tra Bertelsmann e KKR, comproprietari di BMG Rights, potrebbe chiudersi in tempi brevi proprio in relazione all'esito delle trattative per acquisire la Parlophone: "Le fonti anonime del N.Y. Post sono assolutamente mal informate, oppure stanno disseminando deliberatamente informazioni scorrette. Non esistono piani immediati per un'uscita di KKR da BMG, né esiste alcun collegamento tra un'eventuale uscita e il risultato del processo relativo a EMI".