Michael Greene, presidente della statunitense National Academy of Recording Arts and Sciences, l’ente che produce i Grammy Awards, si è dimesso. <br>52 anni, era stato accusato di molestie a sfondo sessuale da parte di due sue impiegate, ma dopo un’indagine interna non era stato preso alcun provvedimento nei suoi confronti. Sabato 27 aprile, presso un albergo di Beverly Hills, si è svolta una riunione d’emergenza dell’ente; i 38 dirigenti convenuti, dopo una lunga discussione, hanno emesso un comunicato solo ieri, domenica 28. Il documento ringrazia Greene per il lavoro svolto e specifica, pur non entrando in dettaglio, che l’uomo era risultato completamente estraneo alle accuse. Pare tuttavia che Greene, il quale rimarrà consulente dell’ente, avesse raggiunto un accordo finanziario extragiudiziale con le impiegate. Il boss dei Grammy, evento da lui portato da frusto rituale discografico a sfavillante cerimonia televisiva, aveva un contratto per altri tre anni di lavoro. A due milioni di dollari l’anno.