E' durato poche settimane l'“esilio” di Marco Cestoni dal mondo discografico, dopo il divorzio dal gruppo EMI consumatosi a metà marzo in contemporanea ad altri rivolgimenti organizzativi messi in atto da Riccardo Clary (vedi news). L'ex general manager (aggiunto) della Virgin è infatti tornato da dove era partito: e cioè agli uffici romani della BMG (ora BMG Ricordi), chiamato dal neo-presidente Adrian Berwick ad affiancare (in qualità di “collaboratore”, come riporta un comunicato aziendale) il responsabile del repertorio nazionale Roberto Gasparini nello sviluppo e la realizzazione di progetti che abbinino musica e cinema nostrano: specialità nella quale Cestoni ha già dato eccellente prova di sé coordinando, per conto della Virgin, la produzione di colonne sonore di successo come quella che Nicola Piovani ha composto per “La vita è bella” di Roberto Benigni, premiata con un Oscar e inclusa nelle nomination ai Grammy Awards. <br> Cestoni, romano, un passato come giornalista musicale, aveva già militato in BMG dal 1991 al 1994, occupandosi in qualità di marketing manager della gestione locale dei cataloghi Geffen e MCA prima che l'omonimo gruppo discografico americano decidesse di insediare una propria filiale in Italia, cambiando successivamente nome e ragione sociale in Universal. <br> “Marco è forse l'unico discografico italiano realmente specializzato in questo campo, oltre che molto ben introdotto negli ambienti cinematografici italiani”, ha spiegato a Rockol Berwick, aggiungendo di essere determinato a sviluppare sostanzialmente la presenza della BMG Ricordi in questa area di business, per l'Italia relativamente nuova. “I successi musicali legati a pellicole come 'L'ultimo bacio', 'Le fate ignoranti' e la stessa 'La vita è bella' sono sotto gli occhi di tutti”, aggiunge il presidente BMG. “Da tempo sono convinto che nel momento in cui radio e televisione diminuiscono la loro efficacia promozionale sulla musica il cinema possa rappresentare una vetrina e uno sbocco creativo importante per i nostri artisti: il fatto che un manager come Cestoni sia diventato improvvisamente disponibile mi ha fatto pensare che fosse arrivato il momento di fare un passo decisivo in questa direzione”.