A poco più di un anno di distanza dall'introduzione della "timeline" che organizza in senso cronologico i profili degli utenti, Facebook tira le somme sugli effetti che la nuova funzione ha prodotto sull'utilizzo delle applicazioni musicali nell'ambito del social network: "Dal settembre 2011 ad oggi 62,6 milioni di canzoni sono state riprodotte 22 miliardi di volte attraverso le app incluse nella timeline, il che equivale a circa 210 mila anni di musica", ha scritto in un post l'ingegnere di Facebook Lincoln Hochberg. "Ciò sta accadendo in tutti i tipi di applicazioni musicali: da quelle che modellano la musica su misura secondo i vostri gusti, a quelle che la raccomandano in funzione del momento del giorno e di ciò che state facendo". Hochberg ha fornito alcuni esempi: gli utenti della social Internet radio 8tracks hanno generato 4 milioni di condivisioni al mese su Facebook, BandPage (servizio che consente agli artisti di gestirsi da sé i propri profili) è cresciuto di oltre tre volte in pochi mesi e Songza (piattaforma di streaming che suggerisce playlist in base allo stato d'animo e le attività in cui è impegnato l'utente) ha visto crescere in un mese i referral di Facebook da 650 mila a un milione. Il messaggio cita solo en passant l'applicazione musicale più popolare di tutte, quella di Spotify, con 23 milioni e mezzo di utenti attivi al mese, ma secondo Alex Pham di Billboard.biz il messaggio che lo staff di Mark Zuckerberg vuole inviare è chiaro: "gli sviluppatori di applicazioni musicali hanno bisogno di Facebook quanto Facebook ha bisogno di loro".