Si parla da settimane di una cordata formata da Chris Blackwell (il leggendario fondatore della Island Records) e Simon Fuller, ideatore di talent show televisivi come "Pop idol"/"American Idol" e manager di pop star e campioni dello sport, per tentare la scalata alle etichette discografiche messe in vendita da Universal dopo l'acquisizione della EMI. E ora, per tramite di Sky, giunge voce che lo stesso Fuller sta cercando di convincere a salire a bordo anche Lord Rothschild, presidente del fondo d'investimento RIT Capital Partners, e altri investitori con lo scopo di raccogliere le centinaia di milioni di sterline necessarie. In gioco, come noto, ci sono marchi come Parlophone, Chrysalis e Mute e cataloghi come quelli dei Pink Floyd, di David Bowie e di Kate Bush, e tra i potenziali candidati all'acquisto a una frazione degli asset si fanno i nomi di società come Warner Music Group e BMG Rights Management. Secondo indiscrezioni rilasciate da fonti vicine a Universal, la major avrebbe raccolto oltre 90 "manifestazioni di interesse" da parte di altrettanti potenziali candidati; la settimana prossima la società aprirà i libri contabili alle aziende interessate a prenderne visione prima di formulare un'offerta formale.