La notizia era nell’aria, ma Phil Quartararo ha anticipato tutti dimettendosi dall’incarico ben prima di fine anno, com’era invece nelle previsioni. <br> Ad accelerare l’addio del presidente della Warner Bros., dopo quasi cinque anni trascorsi alla guida dell’etichetta, sarebbero stato il rimpasto organizzativo già operato informalmente dal suo nuovo superiore Tom Whalley, subentrato nell’agosto dell’anno scorso al dimissionario Russ Thyret (vedi news). Alcuni “insider” suggeriscono infatti che Whalley si è già circondato di nuovi luogotenenti e che dunque al “vecchio” manager era venuto a mancare ogni spazio di manovra.<br> Quartararo, che prima di passare alla Warner Bros. aveva diretto la filiale americana di Virgin Records, aveva assunto il comando dell’etichetta nel 1997, ereditando una situazione finanziaria difficile. Le cose non erano migliorate immediatamente sotto la sua gestione, tanto che la label è stata costretta di recente a ridurre sensibilmente gli organici: il 2001 però aveva segnato una svolta, complici le brillanti performance di vendita di artisti della nuova guardia come Michelle Branch e Linkin Park, che hanno aiutato l’etichetta a chiudere l’anno con un profitto di 50 milioni di dollari. <br> Il futuro dell’esperto manager è ancora avvolto nel mistero: voci non confermate raccontano che il numero uno di Warner Music, Roger Ames, gli avrebbe chiesto di restare offrendogli la direzione dell’intero reparto promozione del gruppo, ma che la trattativa non è andata in porto. Quartararo comunque rimanere in “famiglia”, perché nel ventaglio di offerte a sua disposizione figura anche l’assunzione di incarichi di responsabilità extramusicali nell’ambito della capogruppo AOL Time Warner.