La casa discografica di Britney Spears, 'N Sync e R. Kelly vale davvero la fantasmagorica cifra (3 miliardi di dollari) sborsata dalla BMG per assicurarsene la proprietà? Se lo chiede il net-magazine HITS Dailydouble, facendo i conti in tasca alla società di Clive Calder. E la risposta dei redattori del Website americano, mai troppo teneri nei confronti dell'industria discografica, è che il potenziale di fuoco di Jive e Zomba resta impressionante, per quanto gli anni d'oro del “teen pop” che ne hanno caratterizzato l'irresistibile ascesa (1999-2000) siano probabilmente un ricordo del passato(e l'effetto lo si è visto di recente anche nelle classifiche italiane…). <br> Bertelsmann e BMG hanno investito pesantemente sulle azioni della Spears, la quale – sostengono gli esperti americani - sembra avere le carte in regola per sopravvivere al riflusso dell'onda teen pop ed affermarsi stabilmente come superstar di livello mondiale. I tedeschi contano molto anche sulla maturazione degli 'N Sync (e sono in corsa per pubblicare il primo album solista di Justin Timberlake) e nutrono grandi speranze sull'ultimo arrivato nella scuderia, Aaron Carter. Più incerti, sottolinea HITS, sembrano i destini di R. Kelly, alle prese con spiacevoli vicende giudiziarie, e dei Backstreet Boys, di cui non si conoscono le mosse future. <br> Il gruppo di Calder è invece ben messo sul versante hard rock (con i Tool, che tuttavia sono in comproprietà con la Q Prime) e nell'area gospel/Christian music, genere tutto americano che contribuisce per circa un quarto alla quota di mercato complessiva della Zomba, che oggi è del 3,3 % in USA. La Jive, pur lontana dai fasti di due anni fa, vale comunque un rispettabile 2,4 %, ciò che la rende in questo momento la seconda etichetta più importante del gruppo BMG dopo la Arista (4,2 %). E non bisogna sottovalutare il fatto che, presi globalmente, i cinque “big seller” del gruppo (Spears, Backstreet Boys, 'N Sync, R. Kelly e Tool) hanno venduto quasi 58 milioni di copie negli ultimi due anni e mezzo. <br> Infine, ma non meno importante, c'è il fatturato garantito dalle edizioni musicali, business nel quale la Zomba risulta costantemente tra le cinque maggiori aziende del mondo: tra le canzoni che amministra ci sono quelle di gruppi rock di grande successo come Linkin Park, Korn e Limp Bizkit e di neo star del soul come Macy Gray oltre a, naturalmente, gli hits del produttore svedese Max Martin, artefice numero uno del fenomeno teen-pop di cui sopra.