Produttori e autori di altissimo rango come Walter Afanasieff (Michael Jackson, Celine Dion, Mariah Carey), Rodney Jerkins (Whitney Houston, Spice Girls, Lady Gaga, lo stesso Jackson), Tommy McWilliams (Emilio Estefan, Carlos Vives), Leonard Brooks e Tony Mardini sono il fiore all'occhiello di Muzooka, start up musicale nata a Marin, in California: una piattaforma che sta a metà tra il negozio di download e il social network, attraverso cui i musicisti possano consolidare i rapporti con i fan ed entrare in contatto con i migliori professionisti del settore. Il cuore del servizio, la cui versione beta è in funzione già da diversi mesi, è lo store digitale attraverso cui gli artisti possono vendere la loro musica a prezzi variabili tra 69 centesimi e 1,29 dollari a brano, tenendo per sé il 100 per cento dell'incasso; in cambio, Muzooka chiede loro di permettere a chi visita il sito di ascoltarla in streaming gratuito. Gli utenti possono poi esprimere il loro gradimento con un voto, segnalando così alla comunità i brani e gli artisti ritenuti migliori. "Nei nostri beta, i produttori stanno usando il servizio per scoprire nuovi artisti. Per questi ultimi è come partecipare a una serie cadetta", ha spiegato a Billboard Shawn Wilson, amministratore delegato di Muzooka e cofondatore della società assieme a Chester Aldridge, ad della americana Equity Holdings. "In questo primo stadio il nostro obiettivo è di raggiungere dimensioni adeguate. Non stiamo reinventando alcun modello di business, ma quel che stiamo evitando sono le inserzioni pubblicitarie. Per attrarre utenti abbiamo bisogno di un'interfaccia pulita che ponga l'accento esclusivamente sui contenuti e sulla community". Dal prossimo anno, anticipa Wilson, Muzooka comincerà comunque a sperimentare l'offerta di servizi a pagamento per chi desidera contenuti extra: si tratti di artisti (cui verranno offerte analisi statistiche dettagliate su ascolti e preferenze del pubblico), di produttori (servizi di notifica sui nomi emergenti più seguiti suddivisi per genere o per fascia demografica) o degli utenti finali (cui verrà concessa la possibilità di archiviare la musica per l'ascolto offline).