Si è spento nella sua abitazione di Los Angeles all’età di 75 anni, dopo una battaglia contro la leucemia, Gil Friesen, ex presidente della storica casa discografica A&M Records. Friesen contribuì al lancio dell’etichetta con Herb Alpert e Jerry Moss dagli inizi degli anni Sessanta fino al 1989, anno in cui la label fu ceduta alla Polygram. La A&M, di cui Gil divenne presidente nel 1977, raggiunse numerosi traguardi prestigiosi, come la conquista di dischi multi-platino negli Usa per “Frampton comes alive!” di <a href="http://www.rockol.it/artista/Peter-Frampton">Peter Frampton</a> (1976) e “Four” dei Blues Traveler nel 1994, lanciò artisti come Suzanne Vega, Joan Armatrading, Joe Jackson e pubblicò album di Cat Stevens, Supertramp, Police, Janet Jackson, Bryan Adams, Sting, Sheryl Crow e moltissimi altri. Friesen si dedicò anche al ruolo di produttore cinematografico realizzando, tra gli altri, il noto film “The breakfast club” del 1985. Nel 1991 venne nominato presidente del Museum Of Contemporary Art di Los Angeles e fu tra i co-fondatori del canale satellitare Classic Sports Cable Network, in seguito venduto alla ESPN. La sua ultima produzione è un documentario sui backing singer intitolato “Twenty feet from stardom”, che verrà presentato nel 2013 al Sundance Film Festival. Parlando della sua attività di discografico nella A&M Gil Friesen, che iniziò la sua carriera nella Capitol Records, nel 2006 affermò: “La nostra etichetta è sempre stata fieramente indipendente. Gli artisti e manager riconobbero la nostra qualità, unicità e attenzione per la musica. Credo che questo li abbia aiutati nell’essere meno vulnerabili al music-business”.