C'è un settore musicale che non conosce crisi: quello che riguarda gli investimenti di fondi, venture capital , banche d'affari e private equity nelle start up del settore, cresciuti in un anno di quasi il 34 per cento secondo i dati raccolti ed elaborati dal sito Digital Music News. La cifra complessiva ammonta per il 2012 a 619,3 milioni di dollari, e la Top 3 delle imprese che hanno rastrellato i maggiori capitali è capeggiata da Sonos (società statunitense che produce impianti e diffusori per l'ascolto in modalità wireless), 135 milioni di dollari, davanti alle piattaforme di streaming Deezer (Francia, 130 milioni di dollari) e Spotify (Svezia, 100 milioni di dollari): queste tre società insieme hanno raccolto quasi la metà del finanziamento complessivo. I dati pubblicati da Digital Music News prendono in considerazione soltanto i finanziamenti confermati dalle società e dagli investitori o risultanti dai documenti presentati alle autorità competenti: tra gli altri maggiori beneficiari figurano Soundcloud (50 milioni di dollari), Roku (45 milioni), Ticketfly (22 milioni), The Echo Nest (17,5 milioni), TuneIn (16 milioni), Rap Genius (15 milioni), WhoSay (12 milioni) e Songkick (10 milioni), mentre più sotto si collocano Jelli Radio (9 milioni), Gumroad (7 milioni), Next Big Sound (6,4 milioni), Moontoast (6 milioni), Triplay (5 milioni), Backplane e Popdust (4,5 milioni), Sonic Notify (4,250 milioni), Soundrop (3 milioni), Gobbler (1,750), SeatGeek (1,650), exfm e Songza (1,5), Murfie (1,4), Mobile Backstage (1,3), TasteMakerX e Roqbot (1,2), Senzari, 88tc88, MyMusic e Qvivo (1), Musicplayr (650 mila dollari), Fanzy e Music Xray (500 mila dollari).