Le rilevazioni di eMarketer sono foriere di buone notizie per la raccolta pubblicitaria digitale, in special modo per la quota destinata al mobile, da alcuni anni fonte di tensione per molti addetti ai lavori preoccupati che all'esplosione di traffico ancora non corrisponda un'adeguata crescita di ricavi che possa compensare lo spostamento di fruizione dell'utenza da pc a smartphone e tablet, con relativa erosione degli introiti da web. Secondo l'analista, che ha monitorato il solo mercato statunitense, la spesa in pubblicità sul mobile sarà cresciuta a fine 2012 dai 2,6 miliardi di dollari originariamente previsti a settembre ai 4 miliardi di dollari - una revisione della stima pari al 180% di incremento. Interessante la graduatoria delle principali destinazioni: alle spalle del più che prevedibile Google, accreditato di una quota di mercato del 56,6% (o 2,2 miliardi), troviamo Facebook al secondo posto con una fetta dell'8,8% (o 339 milioni), Pandora al terzo con il 5,9% (o 224,8 milioni) e Twitter al quarto con il 3,5% (o 134,9 milioni). Secondo eMarketer entro il 2014 i ricavi da mobile advertising di Pandora saliranno fino a toccare 495,6 milioni di dollari di raccolta.