Crisi di mercato, come dimostrano molte esperienze recenti, significa anche il moltiplicarsi di iniziative indipendenti, di autoproduzioni e di una propensione al “fai da te” spesso foriera di risultati artistici e commerciali imprevisti. Un ennesimo segnale dei fermenti creativi che sopravvivono sulla scena italiana a dispetto dell’asfissia che opprime il mondo discografico tradizionale arriva oggi dal lancio della Load Up Records, un’altra piccola etichetta collegata questa volta ad uno studio di registrazione noto nell’ambiente “indie” il Red House Recordings di Sinigallia (Ancona; nel carnet produzioni per conto dei quasi concittadini Gang, Uzeda, Snaporaz e molti altri)). Da quell’esperienza sonora, e dal background del tecnico del suono David Lenci (che ha lavorato dal vivo a fianco di gruppi come Blonde Redhead, June Of ’44, Man Or Astroman?) nasce l’idea di trovare uno sbocco discografico immediato alle produzioni realizzate in studio: progetto che si è già concretizzato con l’uscita di un album omonimo degli Scram, gruppo marchigiano definito di area crossover/giunge, e con il debutto su CD della rock band milanese Anonimo FTP (“Vetro”). A distribuire i due titoli è ancora una volta la Self, la società di origine prettamente dance che sta diventando il polo distributivo di riferimento per la scena indie-rock italiana.